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l'Accademia delle Imprese Europea organizza il convegno "Il fiore della rinascita. Miti e riti di una natura umanizzata" nell'ambito della rassegna Euroflora 2022, la XII esposizione internazionale del fiore e della pianta ornamentale che andrà in scena ai Parchi di Nervi di Genova fino a domenica 8 maggio. Il convegno, patrocinato dal Dipartimento di Studi umanistici dell'Università del Piemonte Orientale e dalla SIAC Società italiana di antropologia culturale, si terrà a partire dalle ore 9:00 presso la Palestrina di Ponente (Parchi di Nervi) a Genova. Il convegno si aprirà con i saluti istituzionali di Laura Gaggero (assessora comunale di Genova allo Sviluppo economico, turistico e marketing territoriale), di Rino Surace (direttore di Eroflora), di Giuseppe Ariobazzani (presidente di Accademia delle Imprese Europea), di Gian Carlo Avanzi (rettore Università del Piemonte Orientale) e di Gabriella D'Agostino (vice presidente della Società italiana di antropologia culturale). Interverranno studiosi provenienti da alcune delle principali università italiane e da importanti centri di ricerca esteri, quali il Musée d’ethnographie de Genève, l’Università di Valencia e l’Università Statale Lomonosov di Mosca. Il comitato scientifico del convegno è composto da Piercarlo Grimaldi (già Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche), Ignazio Buttitta (Università di Palermo), Davide Porporato (Università del Piemonte Orientale), Gianpaolo Fassino (Università del Piemonte Orientale) e Bruno Barba (Università di Genova). «I calendari tradizionali che definiscono il ciclo dell’anno e della vita — spiegano i docenti Piercarlo Grimaldi, Davide Porporato e Gianpaolo Fassino — sono caratterizzati da sistemi festivi nei quali spicca la presenza di elementi vegetali e floreali che rinviano a una pluralità di significati. I fiori, talvolta sostituiti da variopinti nastri e coccarde, compaiono in forme diverse nei riti agresti volti a propiziare la rinascita primaverile dopo il freddo dell’inverno. Il lungo ciclo festivo che segue la Pasqua ha nel fiore il tratto simbolico più evidente, così come avviene anche per i riti connessi alle feste dedicate ai Santi e alla Vergine caratterizzate da processioni ricche di fiori e nastri colorati. La stessa triste ricorrenza festiva cimiteriale di inizio novembre, dedicata al ricordo dei morti, ha nel fiore, che orna e impreziosisce le tombe, il tratto simbolico più evidente. Altrettanto importante è la presenza degli elementi vegetali e floreali nelle feste che scandiscono il ciclo della vita: i riti che definiscono i passaggi della vita dell’uomo “dalla culla alla bara”. Nel controritmo segnato dal fiore e dalla fioritura è presente un complesso e articolato disegno magico-religioso che sottende al calendario annuale dell’eterno ritorno delle stagioni e al bisogno dell’uomo di favorire e propiziare il ritorno della vita per superare le incertezze dell’umana esistenza.»